L’inquadratura è uno degli aspetti fondamentali della composizione della fotografia.
Cosa significa inquadrare
In senso generico, inquadrare significa collocare una persona, un oggetto o un evento nel giusto contesto. Ad esempio si può inquadrare un personaggio nel suo contesto storico. Oppure, si può inquadrare una persona nel suo contesto sociale o, ancora, si può inquadrare un oggetto nell’ambiente. L’azione di “inquadrare” cambia il significato del soggetto. Facciamo un esempio: immagina un affilatissimo e lungo coltello in mano ad un bravo chef, è un pensiero piacevole e ti viene già l’acquolina in bocca pregustando il gustoso cibo che sta preparando. Ora immagina lo stesso coltello in mano ad uno spietato assassino, è un pensiero inquietante e ti provoca un brivido che sale lungo la schiena. E’ lo stesso oggetto, ma a provocare due sensazioni tanto distanti tra loro è il contesto, ossia il modo in cui viene inquadrato l’oggetto.
Inquadratura: ritagliare la realtà
In fotografia inquadrare significa racchiudere o delimitare nella cornice del fotogramma un pezzo della realtà che ci circonda. Ritagliando con l’inquadratura una scena accade la stessa cosa vista nell’esempio precedente: il medesimo soggetto può provocare reazioni differenti in base a come viene inquadrato. In definitiva è l’inquadratura che da significato all’oggetto. Con l’inquadratura possiamo scegliere cosa mostrare e come contestualizzare l’oggetto. La fotografia è un mezzo per interpretare la realtà e l’inquadratura è uno dei mezzi più potenti per farlo. La scelta dell’inquadratura può cambiare radicalmente il messaggio di una fotografia, tutto parte dall’avere chiaro in mente cosa vuoi ottenere e cosa vuoi comunicare.
Ci sono diversi modi per cambiare l’inquadratura e con essa il messaggio della tua fotografia. Vediamone due da cui puoi partire.
La focale
Cambiare focale è uno dei modi più semplici ed immediati per cambiare l’inquadratura. Da questo deriva l’enorme successo degli obiettivi zoom che ormai è da anni l’obiettivo “kit” di quasi ogni fotocamera. Usando uno zoom (o cambiando obiettivo con uno di focale diversa) puoi variare la focale e con essa l’angolo di campo inquadrato o, in altre parole, la porzione di realtà che andrai a catturare nella tua immagine. Questo ti permette di includere o escludere oggetti oppure di contestualizzare o di isolare il soggetto. La scelta dipende da cosa vuoi trasmettere con la tua foto, se vuoi isolare il soggetto oppure contestualizzarlo. Immagina un corteo di manifestanti, usando una focale tele potresti concentrare l’attenzione su uno di loro in particolare. Oppure usando una focale con un più ampio angolo di campo potresti mostrare lo stesso manifestante contestualizzato nel corteo. Il modo di inquadrare la stessa “realtà” darà a chi osserverà la foto un’impressione diversa a seconda della scelta operata dal fotografo. Guarda come nelle due immagini che seguono l’uso di una focale differente ha cambiato, oltre che l’inquadratura, anche la chiave di lettura dell’immagine.
Sperimenta con l’inquadratura
Ti propongo un piccolo esperimento che puoi fare con lo zoom in dotazione alla tua fotocamera (o anche con uno smartphone con fotocamera multipla che abbia normale e tele). Prova a scattare una foto con la focale più grandangolare (ad es. 18mm su un classico zoom 18-55mm), ora fai la stessa foto alla focale massima (diciamo 55mm). Otterrai due immagini, una con inquadratura larga ed una stretta. Ora prova a mettere la focale minima (18mm) e a camminare avvicinandoti al soggetto fino ad ottenere la stessa inquadratura che hai ottenuto impostando la focale a 55mm.
Ora ripeti impostando la focale a 55mm allontanandoti fino ad avere la stessa inquadratura che avevi ottenuto con lo zoom impostato a 18mm.
Osserva le quattro foto che hai ottenuto. Come vedi puoi ottenere diverse inquadrature usando la stessa focale e camminando per avvicinarti o allontanarti dal soggetto. Puoi anche notare come a parità di inquadratura le immagini scattate a 18mm e a 50mm siano esteticamente diverse. Ad esempio, la diversa focale produce linee prospettiche diverse, più deformate a 18mm, più corrette a 50mm.
Questo semplice esperimento ti mostra come puoi sperimentare con focali diverse e con diverse distanze dal soggetto per trovare l’inquadratura e l’estetica che più ti soddisfa.
Il punto di ripresa
Inquadrare un soggetto dall’alto o dal basso cambia il modo di interpretarlo. Una ripresa dal basso in genere dà importanza al soggetto. Un uomo sembrerà avere più importanza. Un monumento sembrerà più imponente. La ripresa dall’alto al contrario tende a rimpicciolire e sminuire il soggetto. Anche le sensazioni trasmesse possono essere influenzate ed esaltate dal punto di ripresa. Un cucciolo apparirà più tenero e indifeso se ripreso dall’alto. Un uomo armato di bastone sembrerà più minaccioso ripreso dal basso.
Anche spostarsi a destra o a sinistra rispetto al soggetto cercando un altro punto di vista può cambiare la fotografia che si otterrà. Guarda le due immagini qui sotto:
Come vedi, anche se il paesaggio è lo stesso, è bastato spostarsi di qualche metro per ottenere uno scatto diverso. Questo dimostra anche come il fotografo con le sue scelte può modificare la “realtà” ripresa dalla fotocamera (vedi l’articolo: La fotografia e la realtà).
Naturalmente punto di ripresa e focale possono essere combinati tra loro in vari modi. Aggiungendo a queste altre scelte riguardo altri fattori della composizione, dell’esposizione e della messa a fuoco puoi ottenere praticamente infinite combinazioni che ti permetteranno di personalizzare le tuo fotografie e di sviluppare un tuo stile. Infatti, tutte queste scelte cambiano non solo il modo di leggere la foto ma anche la sua estetica.